La missione di Gesù, la testimonianza dei cristiani

È la festa dell'Ascensione. Nel momento in cui Gesù lascia gli apostoli e sale al cielo, ricorda - citando la sacra scrittura - il senso della sua missione di amore e di salvezza nel mondo e dà agli apostoli stessi il grande compito di portare proprio nel mondo, lungo la storia, in tutti i luoghi della terra, i frutti della sua opera di amore di salvezza. Così sta scritto: “Il Cristo patirà e risorgerà dai morti... nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati. È proprio quello di cui ciascuno di noi, ogni uomo e l'umanità intera, abbiamo davvero bisogno: la conversione e il perdono dei peccati. Se ci guardiamo dentro, se ci guardiamo attorno: va bene la nostra vita? Va bene la vita del mondo? Siamo nella grazia di Dio cioè nell'amore del Signore e nell'amore del prossimo? Ci accorgiamo che sono davvero necessari la conversione, il cambiamento di mentalità, il cambiamento di condotta, di vita; è necessario implorare, aolere, accogliere il perdono dei peccati.

Non possiamo illuderci di essere perfetti, di essere senza peccato, di sentirci a posto. Quanti mali ci sono nel mondo, quanti peccati! Addirittura molte persone credono e si illudono di fare bene, di fare la volontà di Dio, pur macchiandosi dei più gravi peccati: le guerre, gli sfruttamenti, le violenze, ogni bestemmia verso Dio e ogni male verso il prossimo. Dice Gesù: “Di queste cose voi siete testimoni...”, siete e sarete testimoni.“Mando su di voi lo Spirito Santo, promesso dal Padre; sarete rivestiti di potenza dall'alto”. Il testo degli Atti così descrive il momento dell'Ascensione: “Gli apostoli stavano fissando il cielo, mentre se ne andava e due angeli li richiamano: “Perché state a guardare il cielo? Lui verrà!” Essi prostrarono davanti a lui, poi tornarono Gerusalemme con grande gioia. Gesù aveva detto: “Avrete forza dallo Spirito Santo e mi sarete testimoni in Gerusalemme, in tutte la Giudea, la Samaria, fino ai confini della terra”. Gesù in un certo senso compie la sua missione sulla terra e incarica e manda i suoi a rendere presente, attuale operante la sua opera di salvezza. Sono poveri uomini, deboli, inadeguati, ma sarà lo Spirito Santo che il Signore manda su di loro, che darà tutta la forza per la loro vita, per la loro fede, per la loro testimonianza, per la predicazione, per l'amore agli uomini; la forza del Vangelo e della testimonianza in tutte le parti del mondo allora conosciuto, la forza della testimonianza fino al martirio. Siamo chiamati a vivere la testimonianza e a predicare e a portare la conversione e il perdono dei peccati, di cui abbiamo profondamente bisogno, come abbiamo detto.

L'Ascensione e poi la Pentecoste sono l'inizio della vita e dell'opera della Chiesa. La Chiesa: la Chiesa universale, la Chiesa locale, ogni parrocchia, ogni comunità radunata nel suo amore. Potremmo focalizzare con alcune parole la liturgia di oggi: “Cielo e terra, Cristo e i cristiani”.Gesù dice: “Salgo al Padre mio e Padre vostro”. Nello stesso tempo afferma:“Io sarò con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”. Tornano a Gerusalemme con gioia, in attesa dello Spirito Santo, tutti uniti, concordi, perseveranti in preghiera con Maria, la madre di Gesù. Stiamo per concludere il mese di maggio, possiamo vivere questa settimana uniti a Maria, in una grande invocazione dello Spirito Santo perché venga nel cuore dei credenti, nella Chiesa, nell'umanità e ci porti la fede, la grazia, la pace, la salvezza dell'amore del Signore.

 

 

Domenica 29 maggio 2022