Terminata la costruzione di Regina Pacis il parroco don Michele cercò di dotare la chiesa del crocifisso nel presbiterio; di una scultura in ceramica che rappresentasse la santa titolare, la Madonna della pace; di dedicare ai santi una cappella laterale. Nell’esprimere tali desideri incontrò la sensibilità dei parrocchiani, desiderosi di dotare la chiesa dell’arredo liturgico e artistico necessario, con una speciale attenzione all’arte sacra contemporanea. Per le ceramiche presenti in chiesa il parroco scelse tra i ceramisti migliori: il faentino Gaetano Dal Monte per il Crocifisso e la Madonna della Pace, quest’ultima eseguita insieme al forlivese Giovanni Nanni; Giannantonio Bucci di Ravenna e Leandro Lega di Faenza per la cappella dei Santi. Opere interessanti dal punto di vista artistico e di grandissimo valore, realizzate da artisti che lasciarono segni della loro abilità anche in opere ubicate in contesti di vita quotidiana comune. Dopo cinquant’anni Regina Pacis si colloca dunque al principio di un itinerario culturale e turistico che unisce l’arte sacra a quella profana, tramite l’abilità degli artisti chiamati ad operare nella chiesa.
Ricerche, studi e commenti di Serena Vernia, foto archivio della Curia e della parrocchia,
elaborazione per la stampa a cura di Cristina Garoia.
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