Da Maria Madre di Dio, il dogma che sancisce la maternità divina in virtù del fatto che Gesù è consustanziale al Padre, con umanità e divinità, si passa all’Annunciazione nel quale si manifesta il mistero della verginità di Maria, dell’incarnazione del Figlio di Dio, della serva che accetta il Mistero nell’obbedienza della fede. La natività di Cristo è il compimento della promessa, come avevano preannunciato i profeti e la Madonna della Fiducia rimanda alla coscienza dei peccati nei fedeli per la riparazione dei quali è stato mandato Gesù in sacrificio. Il pentimento è il risultato dell’abbandono con fiducia alla venerazione dell’immagine della Madonna con il Bambino, la cui osservazione suscita una particolare devozione a Maria. La Madonna è protettrice a Forlì insieme al protovescovo San Mercuriale e a lei è dedicato il dogma dell’Immacolata Concezione promulgato nel 1854, sancito dalle apparizioni mariane a Lourdes del 1858. L’iconografia è storicamente legata al passo dell’Apocalisse, perché è la figura di colei tramite la quale avviene la vittoria e di colei che generando il Figlio di Dio è protetta dal Padre. La luna e gli angeli sono la testimonianza della sua trascendenza. La deposizione è il riconoscimento del dolore della Madre sotto la Croce, madre vera di Cristo. Il ciclo si conclude con la promulgazione del concilio vaticano II di Maria, Madre della Chiesa, dalla quale scaturisce l’azione cattolica come impegno missionario dei cristiani che lei continuamente guida come intermediatrice.

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